Eppur … non si muove
Anno 10 n°53 – aprile/maggio 2009
L’ardita composizione di legno compensato visibile in questa pagina, incollata a “T” o a “L”, è di facile attuazione, affidabile nel tempo e risolve mille problemi.
Non ci sono né chiodi né viti, la continuità strutturale del legno non è interrotta e passa dal compensato in verticale a quello in orizzontale senza perdere d’efficacia, senza trovare un punto di giunzione debole dove concentrare la sua forza demolitrice (affaticante).
Se la forza applicata sul pannello trovasse nell’angolo retto un punto di debolezza, non potendo “trasferirsi” con velocità sulla superficie vicina, concentrerebbe in maniera eccessiva la sua potenza residua sulla giuntura in crisi e porrtandola, in breve tempo, col ripetersi della situazione, alla rottura della stessa.
Questo lavoro, una volta si faceva incollando e avvitando fortemente alla base dei regoli di legno, per tenere in posizione le parti e perché la Colla Rossa (resocinico – fenolo – formaldeide) essiccando e ritirando per l’evaporazione dei solventi non riducesse il contatto con la superficie. Allora era ben fatto, ma proporlo oggi (o intervenire nei lavori di manutenzione, di modifica o addirittura di costruzione ignorando i nuovi materiali) è come comperare un televisore con tubo catodico e valvole, senza neanche il telecomando! Il grande vantaggio della costruzione in vetroresina, oltre la semplicità della stratificazione, è la “saldatura con fazzoletti di vetro” di più superfici, su piani differenti, che sono vincolati a lavorare insieme. Il metodo sopra descritto rende il legno strutturale come la vetroresina.
Nel 2006 siamo stati sponsor tecnici per il catamarano di Alessandro, autocostruito con compensato Bellotti – protetto e incollato con C-Systems 10 10 CFS e filetti-cordoli, fatti sempre con 10 10 CFS e Microfiller Powder, uno degli additivi … leggeri – per questa impresa un po’ folle: Yokoama – San Francisco, oltre 4500 miglia di Oceano Pacifico, senza scalo. Record ratificato dal WSSRC.
Nel 2008, Marco B. ha interpretato questo “skiff” con lo stesso sistema superlativo, perché il legno rimane nelle sue condizioni ottimali; diventa competitivo per leggerezza e robustezza con i materiali come vetro e carbonio, pur essendo questa costruzione fatta in casa e con un’attrezzatura alla portata di tutti. In ogni millimetro cubo di C-Systems 10 10 CFS e Microfiller Powder ci sono da 5000 a 15000 cellule chiuse non comunicanti.
Lo stesso incollaggio è ideale anche per legno-vetoresina, vetroresina-vetroresina e, quando occorre ancora più robustezza, si usano altri additivi come Microfibre Minerali, Addensante n°2 ecc … in questa maniera è possibile sbizzarrirsi come fissare i longaroni porta motori, rinforzare specchi di poppa, fissare paratie e strutture interne e inventare …