Ristrutturazione di un Boston Whaler

Antonio ha acquistato questo Boston Whaler “taroccato” negli anni. Acquisto sbagliato, purtroppo. Ma era troppo tardi per i ripensamenti.

Grazie alla sua determinazione e alla volontà di cercare il bello nella funzionalità originaria, Antonio ha deciso per il suo restauro.

Effettuando delle misurazioni con lo Skinder si rileva una forte presenza di umidità.

Si procede allo smontaggio di tutta l’attrezzatura, del fitting della coperta e alla pulizia.

Carteggiatura con roto-orbitale a portare via il gelcoat.

In molte parti la vetroresina è rotta e si intravede il riempimento interno.

Sono presenti piccoli e grandi crack dovuti ai bulloni e viti che lavoravano male. Rotture e stress che si irradiano e rompono il gelcoat.

In ogni parte danneggiata si interviene con 10 10 CFS e Microfibre Minerali. Le Microfibre Minerali sono una frammentazione finissima di vetro filiforme, premiscelato, che con il 10 10 CFS permette di ricostruire la vetroresina.

Le parti con zampe di gallina, prossime ai fori, devono essere pulite, impregnate con 10 10 CFS; poi aggiungendo Addensante n° 2 si ottiene un impasto simile a gelato e con questo si stuccano le zampe di gallina.

In tutto lo scafo si passano un paio di mani di 10 10 CFS seguite, dopo avere spianato la superficie, da due mani di Nautilus Epoxy Primer (colore bianco) incrociate, e poi carteggiare con carta 220 – 240 in modo da spianare; applicare poi la prima mano di Nautilus Polyurethane Enamel (ora sostituito da Nautilus Poly Mark III). Le mani successive, dopo leggerissima carteggiata con carta 400 e ancora smalto Nautilus Polyurethane Enamel applicato a rullo.

Finalmente il varo di questo Boston Whaler e tanta, tanta soddisfazione di Antonio. Complimenti.