Protezione dello scafo in vetroresina e pulizia
È opportuno porre in secca l’imbarcazione, al riparo da eventuali acquazzoni e dall’umidità della notte. Il rimessaggio in un capannone ben attrezzato è la condizione giusta, ma la maggioranza degli interventi sono fatti in condizioni non ottimali.
La buona volontà dell’Armatore o dell’Operatore suppliscono a certe deficienze senza compromettere il risultato finale. Lavaggio della sentina con BILGE CLEANER della (questa operazione è meglio iniziarla in “mare” alcune settimane prima, affinché il detergente BILGE CLEANER lavori bene e a lungo) e asciugatura accurata, per evitare che possibili crepe all’interno forniscano l’umidità che stiamo combattendo. Si procede alla completa asportazione dell’antivegetativa e del gel-coat dalla carena, avendo cura, nelle zone sospette, di essere maggiormente energici.
Il Gel plane seguito da leggerissima sabbiatura o idrosabbiatura è indicatissimo.
Con il suo intervento si ottiene una riduzione dell’umidità in carena che va dal 40 all’80%.
In alcuni casi, come si vede anche nel nostro DVD n°1 dedicato al 10 10 CFS (reperibile presso i nostri punti vendita o direttamente presso noi) una semplice piallina elettrica, con la regolazione delle lame con poca sporgenza, in un solo passaggio rimuove il gelcoat pulendo molto bene la carena e aprendo nella maniera giusta le bolle che sono in rilievo.
Per fare un’imbarcazione di circa 11 m al galleggiamento, sono necessarie due o tre set di lame.
Con un po’ di manualità e pazienza si ottengono risultati molto buoni e in tempi estremamente ridotti.
La sabbiatura, quando reperibile, resta l’operazione più efficace e in una sola passata porta via l’antivegetativa, il gel-coat e le bolle, che ormai hanno uno stratificato morbido e vengono svuotate in un attimo fino a ritrovare il buono della vetroresina.
Riduce immediatamente il tasso di umidità e lascia la superficie porosa che asciugherà meglio.
Infatti, anche con l’uso degli altri attrezzi, è comunque indispensabile una passata di sabbiatura (o idrosabbiatura, più facilmente reperibile) per aprire il poro e liberarlo dalla contaminazione.
È importante che la lavorazione cominci dopo poco tempo che la barca è stata messa in secco.
Quando si fa l’idrosabbiatura è consigliabile tirare linee parallele alla linea di galleggiamento con un pennarello resistente all’acqua e altrettante linee verticali per fare sulla carena una quadrettatura.
Questo lavoro permetterà di vedere dove il getto dell’idrosabbiatrice “batte”.
Si deve insistere fino alla completa cancellatura dei segni fatti.